Depositiamo la petizione «La mia salute – La mia scelta!» per chiedere al Parlamento di depenalizzare l’aborto
Il prossimo 2 febbraio sotto la cupola di Palazzo federale si terrà un dibattito cruciale in materia di interruzione della gravidanza (IG). La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale dovrà pronunciarsi sulla depenalizzazione dell’aborto e sul fatto di considerarlo prima di tutto come una questione di salute.
Nel corso della campagna «La mia salute - La mia scelta!» condotta tra giugno e settembre 2022, SALUTE SESSUALE SVIZZERA (SSCH) ha raccolto 11.283 firme e ottenuto il sostegno di 96 organizzazioni in favore della rimozione dell'IG dal codice penale. Il 31 gennaio consegnerà la petizione alla Cancelleria federale per ribadire ai*alle rappresentanti del mondo politico che la società civile è molto sensibile a questo tema rilevante in Svizzera.
Il 2 febbraio, la Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale tratterà l'iniziativa parlamentare 22432 «Affinché l'aborto sia considerato in primo luogo una questione concernente la salute e non una fattispecie penale». Depositata il 2 giugno 2022 da Léonore Porchet, consigliera nazionale dei Verdi Vaud nonché presidente di SSCH, l'iniziativa mira a integrare la regolamentazione attuale in materia di interruzione della gravidanza (regime dei termini) in una legge specifica, al di fuori del codice penale.
Gli obiettivi dell'iniziativa sono in particolare la promozione del diritto all'autodeterminazione delle persone interessate, ovvero il diritto di decidere per quanto concerne la propria salute. Ma anche di migliorare l'accesso a questo diritto fondamentale in Svizzera. Infatti, nonostante il suo statuto di prestazione medica, l'interruzione della gravidanza rimane iscritta nel codice penale, il che contribuisce al perdurare della sua stigmatizzazione e alla sua condanna morale.
«L’aborto non dovrebbe più essere considerato come un «reato salvo eccezioni», ma unicamente per quello che è: una questione di salute. Il fatto che sia ancora contemplato nel codice penale dà un segnale errato e contribuisce alla stigmatizzazione di una pratica che invece garantisce il diritto all'autodeterminazione», spiega Léonore Porchet.
Prima di questo importante dibattito, SSCH farà sentire la voce della società civile che nel 2022 si è fortemente mobilitata per chiedere la rimozione dell'aborto dal codice penale.
Deposito di più di 11.000 firme presso la Cancelleria federale
Il 31 gennaio 2023 alle ore 11.30, SSCH consegnerà alla Cancelleria federale la petizione «La mia salute - La mia scelta!», firmata, tra giugno e settembre 2022, di 11.283 persone e 96 organizzazioni, tra cui Amnesty International, Brava, cfd, Medici del mondo, ecc. Ci riuniremo sulla terrazza federale con i nostri partner, una deputazione parlamentare e le persone che si sono mobilitate in questa campagna, per chiedere alla Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale di impegnarsi nella modernizzazione del nostro sistema giuridico in materia di aborto.
«La nostra petizione «La mia salute – La mia scelta!» ha ottenuto in pochissimo tempo il sostegno di 11.000 persone e 96 organizzazioni. Si tratta di un segnale forte all'indirizzo dei*delle rappresentanti del mondo politico per ribadire che l'aborto è prima di tutto una questione di salute e una scelta personale. Deve essere rimosso dal diritto penale come raccomanda anche l'OMS nelle sue nuove direttive», ricorda Barbara Berger, direttrice di SSCH.
La petizione «La mia salute – La mia scelta!» lanciata nel 2022
La petizione, lanciata nel quadro della campagna «La mia salute – La mia scelta» nell'ambito delle celebrazioni per il 20° anniversario del regime dei termini (attuale regolamentazione in materia di aborto), chiede che:
- l’interruzione della gravidanza venga rimossa dal codice penale e considerata prima di tutto come una questione di salute;
- L’autodeterminazione delle persone interessate sia garantita affinché abbiano il diritto di decidere sulla propria salute.
Campagna condotta in collaborazione con Campax.
Maggiori informazioni sulla petizione
Per un approfondimento in materia: argomentario di SSCH per una regolamentazione dell'interruzione della gravidanza in una legge specifica oppure in una legge dedicata alla salute sessuale in senso ampio o relativa alla salute pubblica (in francese)
Maggiori informazioni sulla gravidanza
(1) Utilizziamo «interruzione della gravidanza» come termine tecnico e «aborto» come termine di lotta femminista e politica che esprime il diritto delle persone interessate all'autodeterminazione e alla salute.